Incontrare chi è nato in quest’angolo della Sicilia e ci lavora, per avvicinarsi attraverso il cibo alla cultura locale, ai valori legati alla terra e alle proprie radici.
Si sa, osservare la mamma, ancor meglio la nonna mentre cucina, è il modo migliore per imparare una ricetta. Ecco, Giovanna è la nonna che da sempre prepara e mette a tavola piatti dell’antica cucina ragusana: ravioli di ricotta o cavatelli con stufato di maiale, melanzane alla parmigiana, fave e verdure di campagna, le immancabili scacce…giusto per dare un’idea!
Guardare le mani di Giovanna mentre prepara i cavati o chiude le scacce co’ u rieficu è un’esperienza che restituisce al presente la bellezza di gesti antichi.
Incontrarla è il modo migliore per riportare a casa un po’ dei sapori e colori della cucina locale.
Conoscere e decidere di acquistare la cioccolata modicana di Casa Don Puglisi, non è soltanto una scelta di qualità, ma anche etica.
La Casa, intitolata a Don Giuseppe Puglisi, accoglie donne, mamme con figli in difficoltà, dando loro vitto, alloggio, e la dignità di un lavoro.
Entrando nel laboratorio dolciario si respira l’aria delle vecchie botteghe artigianali, ed inoltre l’utilizzo di materie prime del commercio equo e solidale aggiunge ai prodotti il sapore del riscatto di tutti i Sud del Mondo.
Solidarietà, Tradizione e Qualità sono le caratteristiche di Casa Don Puglisi, provare per credere!
Nel bel mezzo della campagna ragusana, c’è un’azienda agricola a conduzione familiare, dove due giovani sorelle di 23 e 26 anni non hanno deciso di andarsene, ma bensì di restare e di mettere le mani in pasta! Sotto la guida della loro mamma, Veronica e Valeria preparano il pane in masseria con la farina di grano duro ottenuta dal frumento che il papà coltiva.
Dopo la cottura nel forno a pietra, le ragazze portano il pane di casa nei mercatini della Coldiretti. Volete mangiare il loro pane cunzato?
La zootecnica è uno dei settori portanti dell’economia ragusana, e gli allevamenti di vacche da latte fanno parte della vita della campagna.
Prodotto tipico delle masserie è la ricotta, che caratterizza gran parte della cucina ragusana sia dolce che salata. Andare in masseria a mangiare la ricotta calda preparata nella caurara sul fuoco a legna, è un’esperienza non solo per il palato, ma anche perché ci si inoltra nella meravigliosa campagna iblea fino a conoscere le famiglie che la vivono.
La curiosità di Arianna per il mondo del vino inizia presto, a 16 anni.
Accompagnata dalla passione e dall’esperienza sul campo, la curiosità si trasforma in professionalità, grazie anche alla laurea in Viticoltura ed Enologia.
Dal 2004 ad oggi, Arianna vede crescere ogni giorno la sua azienda e il suo progetto, che è un laboratorio di idee da realizzare all’interno dell’azienda stessa.
Un’azienda giovane, tutti i ragazzi che ci lavorano hanno tra i 25 e i 35 anni, e biologica, dove si coltivano solo uve autoctone e la raccolta viene fatta solo a mano.
“Il grappolo deve essere tagliato ed appoggiato con cura nella cassa” sottolinea Arianna.
Una realtà da conoscere!
La passione di Andrea per le api nasce nella primavera del 2002 quando un suo caro amico apicoltore gli chiede di assisterlo nella cattura di uno sciame. Finite le operazioni di cattura e guadagnata la prima puntura, Andrea pensò subito di comprare una famiglia di api e un’arnia. Oggi le arnie sono circa quattrocento!
Il rispetto dell’ape, dell’ambiente e del consumatore ha condotto ad un regime di produzione “Biologico”, l’allevamento infatti è in fase di “Accreditamento BIO”.
Lo status sanitario delle api e la lavorazione dei prodotti dell’alveare godono della supervisione del dottor Andrea, che è inoltre medico veterinario e si occupa d’ ispezione degli alimenti.